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 I torrenti del nostro appennino... di WildFly Fly Fishing Adventures
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 02/08/2015 @ 16:03:05, in Fiumi - Torrenti - Laghi, linkato 1520 volte)
Rio Acqua Grossa - (Mo)


Il Rio Acqua Grossa è lungo circa 1,16 km è uno dei due principali tributari del Torrente Ospitale. Nasce all'interno del Parco Regionale dell'Alto Appennino Modenese.
Necessaria licenza di pesca e Tesserino Segnacatture Regionale.



Uno dei tratti che io preferisco, in quanto assicura grande fresco e buone catture... ma non è certo facile perchè il nome Acqua Grossa è di sicuro appropriato, tante grosse buche una dietro l'altra e di notevole profondità....




Le trote sono ruspanti e di una qualità eccelsa, le dimesioni variano mediamenteda 16 cm a 28cm... ma vi assicuro che nella profondità delle buche vi sono esemplari notevolissimi....



Le rocce sono scivolose, molto meglio usare scarponcini in feltro.... non scordatevi acqua e viveri... non troverete nessuno in zona a rifocillarvi !!



Come sempre si pesca esclusivamente a mosca secca... anche qui la pheasant tail era la mosca top della giornata... una particolare nota di merito per i chironomi neri / verdi su amo 8 che stanno dando grandi soddisfazioni !! .


Percorso davvero wild, i grossi massi non sono assolutamente facili da superare, ma le soddisfazioni di vedere lo spendore della buca sopra ripagano sempre la fatica... siamo entrati 4 km prima di Ospitale parcheggiando a lato sulla strada e siamo usciti all'altezza della azieda che imbottiglia l'acqua sorgente Cimone..

Un percorso da fare sempre in due, ideale più per lo spinning che per la mosca, ma ciò nonostante lo score catture segna numeri importanti e le pezzature non deludono mai, percorso pulito, sano e privo di tracce umane o sporco... mi raccomando a voi di lasciarlo sempre perfetto, merita tutto il rispetto del mondo...

Mirko Dalmonte Martelli - Wildfly.it
 
Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 02/08/2015 @ 16:19:18, in Fiumi - Torrenti - Laghi, linkato 1539 volte)
Rio Acquicciola - (Mo)


Il Rio Acquicciola è lungo circa 3,52 km in località Fiumalbo sempre in provincia di Modena.

Necessaria licenza di pesca e Tesserino Segnacatture Regionale.



Tratto divertente, facile e comodo... talmente comodo che probabilmente avete già uno davanti .... infatti potete arrivarci in tranquillità, parcheggiare la macchina e risalirso senza particolari pendenze... come tocco finale un comodo e largo sentiero CAI sempre presente alla vostra sinistra..




Ciò nonostante e cioè con uno davanti abbiamo pescato bene, divertendoci in questo davvero piccolo rio che comunque regala catture divertenti e sopratutto sane...



Acqua limpida, cristallina... tanti insetti in schiusa fanno di questo tratto una simpatica bellissima palestra per la pesca con la canna corta esclusivamente a secca... !!



Le trote però non datele per facili...ho ricevuto anche svariati rifiuti sulla secca e alcuni da esemplari davvero belli e di dimensioni interessanti... il letto è composto da piane, alcune un pò infrascate ma anche da buchette che meritano una esplorazione accurata!! .


A volte è raccomandabile pescare in drop, proprio perchè il torrente invita a sondare più livelli contemporaneamente... le mangiate a ninfa sono sincere e le trote combattive e con livree perfette...

Una piccola precisazione, in queste schede che io pubblico ho volutamente scelto di limitarmi a 5 / 6 foto per scheda e genericamente non pubblico mai le trote più grosse ma bensi quelle più belle di livrea o per l'esperienza che mi hanno regalato... come avete visto non vendo nulla e non cerco gloria nell'alto dei cieli... mi limito solo a condividere le mie piccole esperienze in modo tale da valorizzare il nostro appennino sin troppo vituperato nei confronti di riserve ricolme di pesce "foraggio" .. che a loro volta foraggiano i pescatori che ovviamente foraggiano i gestori delle riserve stesse..

Ci saranno almeno 300 spot ad un ora e mezza da Bologna... puliti, unici, gratis e pieni di libertà.... pensateci..

Mirko Dalmonte Martelli - Wildfly.it
 
Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 22/09/2015 @ 15:29:06, in Fiumi - Torrenti - Laghi, linkato 2777 volte)
Lago di Nembia - (Trento)

L’Oasi di Nembia si trova tra San Lorenzo in Banale e Molveno, è un piccolo lago che si estende per circa 400 m in lunghezza con una larghezza variabile sino a quasi 100 metri.  La sua profondità è di pochi metri ed è circondato da un costone roccioso da un lato e dall'altro da uno spledido prato ideale per picnic e lanci con la coda di topo...



Raggiungibile comodamente dopo circa 25/30 minuti dall'uscita dall'autostrada di Trento, il lago appare decisamente stupefacente per via della qualità delle sue acque risorgive, dalla trasparenza delle stesse e dal fatto che la sua temperatura rimane invariata in tutte le stagioni ed è sempre di circa 14°C .... anche di inverno..




Tutte le tecniche di pesca sono ammesse, dopo pubblicheremo lo stralcio del regolamento... il biglietto costa 30 euro sia kill che no kill ... e questo francamente mi lascia perplesso.... mah ... sono presenti Fario e Iridee di grandi dimensioni, perfettamente pinnate, forti e incontrollabili... segno di una ottima salute.



Le trote bollano a secca su microscopici chironomi o midge su ami 18/20 .. che ovviamente non riescono poi a trattenere i pesci di grandi dimensioni.. Ottima la pesca con piccoli streamer di colore scuro recuperati a strappi nervosi .. possibile anche pescare a ninfa con due ninfe montate come limite massimo.



Le trote però non datele per facili...anzi, su sette mangiate corpose aninfa sono riuscito a salparne solo una... ma ne vale la pena.. a secca nel pomeriggio altre cinque catture di dimensioni ... "normali"...


Quache cenno sul regolamento..

È consentito l’uso di una sola canna armata con massimo 2 monoami privi di ardiglione o di artificiali armati con monoamo.. Sono consentite al massimo 2 catture, rispettando le misure minime e massime come da regolamento e leggi.
POSSIBILITÀ DI TRATTENERE MAX 1 SALMONIDE GIORNALIERO OLTRE 55 CM (ES. N°1 FARIO 65 CM E N° 1 FARIO 52 CM oppure N° 2 FARIO da 40 CM).
È assolutamente vietato continuare la pesca raggiunto il numero di catture consentito nella zona prescelta. Il pesce allamato e non trattenuto deve essere rilasciato in modo da non arrecarne danno, senza estrarlo dall'acqua.
La riserva è contraddistinta da apposita tabella. (RISERVA LAGO NEMBIA). La pesca in detta riserva si può esercitare dopo le ore 8 del mattino fino al tramonto. (orario astronomico)
L’uscita di pesca nella RISERVA non esclude la possibilità nello stesso giorno di esercitare la pesca in qualsiasi altra zona della riserva: Soci muniti di libretto uscite e controllo catture, gli Ospiti muniti di idoneo permesso.
Sono consentite tutte le tecniche di pesca con artificiali (mosca, ninfa, streamer, rotanti, minnow, ondulanti e siliconici) o siliconici armati di monoamo con apertura dalla punta dell'amo al gambo di minimo 1 cm.
È consentito entrare in acqua. Per quanto non previsto dal presente regolamento, valgono le disposizioni di legge e del regolamento interno attualmente in vigore.
È vietata la pesca con natanti (escluso bellyboat).
Obbligo di segnare di volta in volta il pesce pescato e trattenuto.
E' Obbligatorio l'uso del guadino.

Il purista della pesca a mosca, che non sono certo io, magari storcerà il naso alla vista di queste catture in lago... ma mi domando cosa vi sia poi di così diverso da un fiume in Slovenia ampiamente ripopolato per i turisti da questo lago che ha anche una sorta di corrente costante ed è  ripopolato per lo stesso motivo... non è importante, posso solo dirvi che è un diversivo divertente in un contesto ambientale meraviglioso con acqua cristallina e trote di livrea e forza incredibili..

Mirko Dalmonte Martelli - Wildfly.it



Novità 2016 ... il regolamento è cambiato in parte... non sono più ammesse esche vive ( e permettetemi era anche ora ) , il guadino diventa obbligatorio .. ( ottima regola ) ed infine ..e qui davvero mi fate incazzare, la guardia che è venuta a controllarci ci ha comunicato che per poter pescare a mosca, precisamente a secca, l'amo deve avere una distanza di apertura di almeno un centimetro... praticamente un amo 6 ... o addirittura 4 !!!

Adesso non vorrei sembrare scortese e francamente spero che abbiate usato un Italiano impreciso nello scrivere i permessi... con questa regola pescare a secca è praticamente escluso !! Schiudono chironomi e insetti su ami che vanno dallo 0.16 al 0.20 e le trote sono diffidentissime.. come cavolo pensate che si possano ingannare con un uncino di simili proporzioni ???

Francamente spero vi siate sbagliati, diversamente ieri sabato 12.03.2016 è stata la mia ultima pescata a Nembia e con me la pensano allo stesso modo moltissimi amici e soci che ieri spendendo la cifra di 30 euro hanno praticato il no kill  su quelle sponde.... dimenticavo.. 30 euro sono un bel pò per chi fa del no kill la sua scelta di vita.. sono un bel pò anche perchè il KILL costa uguale !!!

Meditate gente... meditate...

RETTIFICA IMMEDIATA
A seguito di questo articolo sono stato contattato immediatamente dalla Associazione Pescatori Alto Sarca, i quali confermano che cè un errore da parte della guardia che ci ha controllato i permessi.

Assolutamente il regolamento si riferisce alla SOLA PESCA CON SILICONICI !!!

Francamente ne sono lieto e sono davvero grato loro per una così solerte e immediata risposta, questo dimostra qualora ve ne fosse ancora bisogno che sono una associazione seria e presente, davvero grazie da parte mia e dei gruppi che in qualche modo mi onora rappresentare !!!

Anche questa è la pesca a mosca...
 
Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 22/09/2015 @ 16:02:04, in Fiumi - Torrenti - Laghi, linkato 1667 volte)
Il Torrente Doccione - (Mo)


È raggiungibile a piedi percorrendo il sentiero che inizia da Fellicarolo (Fanano) e porta alla località I taburri, da cui si può proseguire solo a piedi per Libro Aperto, in macchina seguendo la strada che costeggia e porta a Fellicarolo.
Il Torrente Doccione da origine ad una cascata di origine tettonica a 1190 metri di altitudine, con un dislivello di 120 metri e pendenza media del 40%. L’acqua che scorre sulle placche tettoniche e crea uno spettacolo naturale molto affascinante. È bene non avvicinarsi troppo perché gli spruzzi dell’acqua rendono il fondo estremamente scivoloso..

Necessaria licenza di pesca e Tesserino Segnacatture Regionale.



Il tratto in cui peschiamo è quello che parte al di sopra delle cascate stesse.. è un percorso decisamente comodo e privo di ostacoli, occhio in acqua perchè il fondo fatto a placche di roccia a volte è davvero scivoloso.




La pesca va fatta preferibilmente prima di settembre per via della poca acqua ed evitando agosto per via dei molteplici turisti che affollano le cascate stesse... si pesca esclusivamente a secca !!



Acqua limpida, tratti facili alternati da grandi massi regalano squarci meravigliosi do lanciare le nostre mosche da caccia !!



Le trote sono belle, bellissime a volte ci sono sorprese inaspettate... ma è cmq un torrente di alta montagna per cui se qualcuno è passato prima di voi il cappotto è assicurato. Non dimenticatevi viveri e acqua, potrete pranzare in mezzo alla natura godendo di panorami bellissimi... da non disdegnare il rifugio dei Taburri che la leggenda narra di buoni primi e gloriose grigliate... ma questa è un'altra storia...

Mirko Dalmonte Martelli - Wildfly.it
 
Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 22/09/2015 @ 16:18:25, in Fiumi - Torrenti - Laghi, linkato 2956 volte)
Alto Dardagna


Come già descritto nella precedente scheda che si occupava della parte media del Dardagna ( clicca qui per leggerla ) il torrente Dardagna è un torrente che nasce nei pressi del Corno alle Scale (1945 m s.l.m.) e del monte Spigolino (1827 m s.l.m.) da cui precipita con numerosi e spettacolari balzi. Nel giro di pochi chilometri l'acqua supera un dislivello di oltre 250 metri con salti ripetuti (in tutto sono sette: il primo e più alto è di 30 metri).

In questa scheda parliamo nello specifico della pesca al di sopra delle cascate stesse, le cascate possono essere raggiunte facilmente con un percorso suggestivo che parte dalla Madonna dell'Acero (1190 m s.l.m., Lizzano in Belvedere).
Nelle acque del Dardagna si trovano numerose varietà di pesci tipici di acque pulite e fredde come la trota fario ed il vairone..

Necessaria licenza di pesca e Tesserino Segnacatture Regionale.




Non si arriva mai.. infatti per poter pescare sopra le cascate bisogna perlomeno arrivare alle stesse... seguendo il sentiero che va da Madonna dell'Acero alle Cascate del Dardagna mantenetevi alla sinistra dello stesso prendendo la diramazione che porta in alto... arriverete quindi sopra la grande cascata e porete così iniziare a risalire pescando..




Le foto parlano da sole... un posto da favola .. muschio, ombra, acqua purissima.. meravigliosamente fresco quando in città si muore...



Purtroppo per via della sua bellezza e frescura è ampiamente frequentato da turisti da fungo, da sentiero e da grigliatona ... cose peraltro che amo anche io ma che ahimè non coincidono con il silenzio e la calma necessarie per la pesca a mosca in questi luoghi... evitate quindi agosto assolutamente e possibilmente pescateci durante la settimana ...



Le trote sono davvero sospettose, la percentuale rispetto al tratto medio del Dardagna è leggermente inferiore ma gli esemplari sono davvero belli e di dimensioni a volte interessanti... il letto è composto da salti, massi, piane, cascatelle e vasche di notevoli dimensioni .. pescate sempre in caccia e non dimenticatevi le buchette più piccole perchè a volte le trote più belle si nascondono li..

Ci saranno almeno 300 spot ad un ora e mezza da Bologna... puliti, unici, gratis e pieni di libertà.... pensateci..

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