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  I torrenti del nostro appennino by Alessandro Emeri...... di Mirko Dalmonte Martelli
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 01/05/2018 @ 19:00:50, in Fiumi - Torrenti - Laghi, linkato 2293 volte)
Il Torrente Fiumicello


Il torrente Fiumicello è il principale affluente del torrente Rabbi..



è un torrente incontaminato che fa parte del parco delle Foreste Casentinesi,  lungo la sua strada è possibile incontrare un meraviglioso mulino ancora attivo e visitabile...



acque pure e cristalline, in primavera sono ancora fredde e con pochi insetti ma appena la temperatura sale questo torrente vive del suo splendore...



... gamberi di fiume, nostrani ovviamente, a dimostrazione della purezza delle sue acque..



le trote sono poche... piccole e ahimè abbastanza perseguitate... infatti abbiamo trovato tracce di pescatori prima di noi...



... pescatori con il verme, che se non fosse che qui le trote sono davvero piccole capirei ... mah venire ad insidiare queste è forse una cattiveria che questo posto non si merita...





...Il Mulino Mengozzi abbandonato nel 1963 dopo secoli di attività, è stato pazientemente restaurato dai proprietari, i fratelli Mengozzi, che ne hanno aggiustato e ricostruito tutte le strutture. Così, dal 1993, dopo anni di silenzio, il mulino ha ripreso a funzionare.

L’edificio è strutturato su tre piani. In quello più basso, quasi interamente interrato, vi è collocata la turbina, ossia una ruota idraulica con pale a semicucchiae in rovere, movimentata dal flusso d’acqua convogliato dalla condotta che collega il “bottaccio” (la vasca d’acqua e-sterna) al mulino. Il moto della ruota viene trasmesso al piano supe-riore attraverso un “albero” che la collega alle due macine disposte orizzontalemente, costituite da dischi di pietra, di notevole diametro e peso. Ogni macina è formata da un disco inferiore, fisso,e da uno superiore, mobile, con la centro una “bocca” per il passaggio del grano e delle castagne da macinare. Esiste un dispositivo di regolazione della distanza fra le macine. La farina prodotta viene raccolta in un contenitore di pietra, detto “matriccio”, prospiciente le macine. L’ultimo piano del Mulino è l’abitazione della famiglia Mengozzi.

L’acqua destinata ad alimentare il mulino viene prelevata dal torrente attraverso una presa costituita da una briglia in legno di castagno. Mediante questa chiusura artificiale l’acqua si alza di livello scorrendo in un canale laterale in direzione del mulino. Lungo questo canale esistono delle bocche di sfioro che provvedono a controllare il flusso dell’acqua. Al termine si trova una vasca (il “bottaccio”) da cui l’acqua cade direttamente, attraverso la “tromba”, sulla ruota idraulica di alimentazione delle macine. La forma conica del bottaccio e il dislivello di circa 8 metri consentono una notevole pressione dell’acqua sulle pale della turbina...




un posto incantevole che nel periodo giusto regala qualche cattura di dimensioni ridotti ma di bellissima livrea..


Ed eccoci qui, prima del grande caldo ... come vi dicevo avevamo due pescatori davanti a noi... pescatori col verme, che hanno arato ogni singola buca rendendoci la pesca difficilissima...  cio nonostante un paio di trotelle le abbiamo viste.. ma questo era solo il contorno di una giornata di pesca in relax con gli amici di sempre..
Il Fiumicello è un torrente piccolo e insidioso per via della scarsità d'acqua e dei molti alberi caduti... ma offre scenari incredibili e meravigliosi.... nei weekend è visitatissimo dai turisti che fanno trekking per via del bellissimo percorso che lo attraversa più volte..
Un bellissimo posto... con poca acqua in estate e trote piccole di dimensioni e di numero... ma credetemi ne vale davvero la pena...

Mirko Dalmonte Martelli
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Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 01/04/2018 @ 18:08:16, in Curiosità, linkato 1737 volte)
Zone di Ripopolamento e Frega Provincia di Bologna 2018
Programma ittico regionale 2018/19

TERRITORIO BOLOGNESE

Zone di protezione integrale
Nessuna zona ricadente in tale tipologia di ambito protetto è istituita.

Zone di Ripopolamento e Frega
Fiume Reno - Dal ponte ferroviario di Lippo al guado con tubi della strada privata della Cava (guado del pastore).
Torrente Orsigna - Intero tratto scorrente in Provincia di Bologna.
Bacino di Molino del Pallone - Il tratto recintato del manufatto di proprietà ENEL.
Bacino di Pavana - Dal manufatto della galleria che va al Bacino di Suviana fino alla fine della diga.
Rio Maggiore - Dal ponte della Piscina comunale di Porretta Terme al ponte della S.S. 64 (via Roma).
Rio Freddo - Dalle sorgenti al ponte della 324 presente nel tratto Lizzano in Belvedere – Villaggio Europa, compresi gli affluenti. Rio Bagnadori - Dalle sorgenti alla confluenza con il torrente Silla, compresi gli affluenti.
Torrente Silla - Dalle sorgenti alla briglia a valle del Rifugio Segavecchia compresi gli affluenti ricadenti in questo tratto.
Torrente Silla - Dall’opera di presa del Canale Assaloni alla confluenza del Rio Sasso.
Torrente Croaro - Dalla sorgente al Molino della Serra.
Rio Piantone - Dalle sorgenti alla confluenza con il Fiume Reno.

Lago Cavone - Intero perimetro.
Bacino di Suviana - Parte destra nel tratto di proprietà ENEL adiacente al cancello, risalendo a monte oltre il termine del complesso di 300 mt circa.
Bacino di Suviana - Dalla diga agli ancoraggi a terra delle boe di delimitazione dell’area di scarico, su entrambe i lati, compresa tutta l’area sottesa dal cavo delle boe.
Bacino di Brasimone - Tutto il tratto del Centro ENEA protetto dal muraglione compreso il rio Torto e relativi affluenti.
Torrente Gambellato - Dal ponticello del Molino Gambellato al ponte di Roncobilaccio compreso l’intero corso del rio S. Giacomo e i primi 300 metri del rio Bagnolo a risalire dalla confluenza.
Rio Voglio - Dalle sorgenti alla confluenza del Rio Roncoferro, compreso l’intero corso del Rio Roncoferro stesso.
Rio Sambruzzo - Dalle sorgenti al ponte della strada Madonna dei Fornelli – Qualto.
Rio Borango - Dalle sorgenti alla confluenza nel torrente Sambruzzo.
Rio Maggio - Intero corso dalla sorgente all’immissione nel torrente Sambro.
Rio Magazzano - Dalle sorgenti alla passerella in località Molinello compresi gli affluenti che confluiscono in questo tratto.
Rio Magazzano - Dall’attraversamento stradale per Cà di Sotto alla confluenza nel torrente Sambro.
Torrente Setta - Tratto compreso tra 200 metri a monte e a valle dell'opera di presa HERA.
Torrente Setta - Dal confine regionale alla confluenza del Rio Fobbio. Nuova istituzione – NO Rete Natura 2000.
Torrente Samoggia - Dal ponte ferroviario di Bazzano al guado di via Magione.
Torrente Idice - Dal Molino delle Donne al guado di Molino Grande.
Torrente Savena - Da 500 metri a monte a 500 metri a valle delle Gole di Scascoli.
Torrente Savena - Dal ponte di Ferro alla briglia del Lago di Castel dell’Alpi. Nuova istituzione – in SIC-ZPS.
Rio del Balzone - Dalle sorgenti alla confluenza nel torrente Savena.
Rio Ritrone - Dalle sorgenti alla confluenza nel Torrente Savena.
Torrente Zena - Dal ponte di Botteghino Colonna alla confluenza nel torrente Idice.
Torrente Santerno - Dal ponte FF.SS. Bologna - Rimini a via Cà del Forno.
Canale dei Molini - Dall’opera di presa sul torrente Santerno al ponte di Via del Santo.


Programma ittico regionale 2018/2019

Con Deliberazione n. 401 del 19 marzo 2018, la Giunta Regionale ha approvato il Programma Ittico 2018/2019



Mirko Dalmonte Martelli


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Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 01/04/2018 @ 17:51:08, in Curiosità, linkato 1839 volte)
Calendario Pesca Regione Emilia Romagna 2018
Cambiano le regole di ingaggio, Occhio alle ancorine !!



Calendario pesca regionale
riassuntivo delle norme contenute nella L.R. 11/2012 e nel Regolamento regionale n. 1/2018.


Mirko Dalmonte Martelli


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Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 17/03/2018 @ 15:19:06, in Fiumi - Torrenti - Laghi, linkato 1471 volte)
Brenta Experience - We love this game !!
finalmente è la mia volta..


Il Brenta in prossimità di Bassano del Grappa è un tratto no-kill .. il fiume è grande e di buona portata, ricca è la vegetazione sulle sponde e le acque scorrono tranquille se non in prossimità dell'imissione delle acque delle rogge ... li diventa tumultuoso e gelido !!

Non mi ci metto a spiegarvelo visto che in rete ci sono centinaia di articoli e foto sulle sue acque e sui suoi pesci... vi racconto com'è andata la mia prima volta...



Non ci ero mai andato e ovviamente non avevo fatto il tesserino, cosa che invece mi è piaciuto fare come contributo a questa bellissima associazione che è quella dei Pescatori Canal di Brenta.
Chiunque può fare richiesta di diventare Associato. Il Consiglio Direttivo decide sull’accoglimento delle domande. Le iscrizioni sono aperte a far data dal 01 gennaio 2018.
Le domande di ammissione devono essere presentate all’Associazione utilizzando l'apposito modulo messo a disposizione nei nostri uffici e scaricabile anche dal sito www.bacinofiumebrenta.it oppure con iscrizione diretta on - line.


unico neo è la massiccia presenza di pescatori che in ogni caso si distribuiscono ampiamente lungo tutto il tratto del fiume ...



vista la giornata uggiosa e piovigginosa, la temperatura decisamente bassa dell'acqua e ovviamente anche la mia scarsa esperienza... ho deciso di iniziare a pescare a ninfa pesante...  e dopo un oretta un paio di mangiate, slamate,  e una piccola iridea catturata abbiamo deciso di andare a monte... in acque più calde e miti... non sentivo più le ginocchie..



sono quindi passato a streamer ... sottoriva, come da consiglii di amici espertissimi ... che dire, bravissimi...  infatti ho  subito sentito due attacchi... l'ultimo in questo faticoso e combattivo esemplare di iridea ...



la mia attrezzatura era piuttossto leggera... una 11"#3 Loomis & Franklin che però ha fatto egregiamente il suo lavoro...
 


ed ecco lo special team di questa uscita, in foto sono presenti da sx verso dx, Mauro Merli, Antonio Fadda (mitico riferimento per il Brenta) ... io e Marco Castaldini.


... ma le soprese non finiscono mai e sul fiume trovi gli amici di pesca... ecco chi mi aveva detto di pescare sottoriva... e lui, qui, è davvero di casa, grazie a Matteo De Falco...


Brenta Experience sul nostro canale youtube !!

 Wild Fly Video




 Wild Fly Video

Questo sicuramente non è il classico fiume in cui mi sento a mio agio, ma un pò la grinta, l'attenzione e l'immancabile culo mi hanno permesso di evitare il cappotto .. ammeto che è stata una bella esperienza e che sono convinto che sfrutterò il mio abbonamento sino in fondo, un grazie a tutti quelli che mi danno delle dritte..

Mirko Dalmonte Martelli
Brenta Experience


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Regione Emilia Romagna - apertura 2018
Cambiano le regole di ingaggio, Occhio alle ancorine !!

Specie ittiche autoctone più tutelate
Dal 25 marzo entra in vigore il nuovo regolamento sulla pesca nelle acque interne. Modifiche ai limiti di prelievo e misure minime di cattura.

Maggiore tutela della fauna ittica, con particolare attenzione alle specie autoctone in diminuzione - come barbo, lasca, latterino e vairone - e salvaguardia dell’ecosistema acquatico, per evitare il rischio di un eccessivo sfruttamento dei corsi d’acqua. E ancora, valorizzazione del ruolo dell’associazionismo - specialmente per quanto riguarda la formazione dei giovani e l’organizzazione delle gare sportive -  e salva la pesca dell’anguilla, pur in presenza di alcune precise limitazioni sull’impiego delle attrezzature per la cattura, le misure minime e le quantità giornaliere consentite. 

Sono queste le principali novità del regolamento di attuazione della legge regionale n. 11/2912 (e successive modifiche) sulla pesca nelle acque interne e l’acquacoltura.

Approvato in via definitiva nei giorni scorsi dalla Giunta regionale (delibera n. 92/2018) dopo un ampio confronto con le categorie interessate, sarà adottato nei prossimi giorni con decreto del Presidente della Regione ed entrerà in vigore il prossimo 25 marzo, in concomitanza con la riapertura della stagione di pesca ai salmonidi. 

I divieti e i limiti di prelievo introdotti  

Il provvedimento, che aggiorna una normativa che risale a più di vent’anni fa, interessa in Emilia-Romagna una platea di circa 40mila appassionati, oltre ad una ristretta cerchia di pescatori professionali.

Le modifiche più significative riguardano anzitutto l’introduzione di limiti quantitativi giornalieri o stagionali di prelievo per molte specie d’acqua dolce rare (tinca, vairone, lasca, barbo, ecc.). Diverse anche le tipologie di pesci per le quali per la prima volta è stata fissata una taglia minima di detenzione, oppure è aumentata quella attualmente valida. 

Sempre per salvaguardare maggiormente il patrimonio ittico autoctono un’altra importante novità riguarda l’introduzione per alcune specie (alborella, cavedano, lasca) del divieto di cattura in determinati periodi dell’anno, oltre a descrivere con la massima precisione le esche, le pasture, nonché le attrezzature consentite.

Così ad esempio la “mazzaccherasparisce dalla lista degli strumenti ammessi per la cattura dell’anguilla, specie di grande interesse commerciale e oggetto di speciali misure di tutela nell’ambito di un più ampio piano di gestione adottato dalla Regione in linea con le direttive Ue (con le nuove regole la taglia minima di cattura aumenta da 30 a 40 centimetri). 

Più attenzione al benessere dei pesci 

 Per la prima volta viene poi codificato nel regolamento il rispetto del “benessere” dei pesci,considerati alla stregua degli animali d’allevamento, come vacche o suini.

In particolare, le nuove regole estendono a tutte le aree collinari e montane dell’Emilia-Romagna l’obbligo di utilizzare solo ami privi di ardiglione o con ardiglione schiacciato per minimizzare il danno inferto agli esemplari di alcune specie (trota, cavedano, lasca), rilasciati in acqua subito dopo la cattura. Inoltre viene esteso ad altre specie protette dall’Ue (come vairone e barbo) l’obbligo di rilascio immediato finora previsto solo per alcuni pesci.  

Infine, altra novità di rilievo, l’avvio di corsi di formazione rivolti agli under 18 per favorire l’apprendimento da parte dei giovani  delle nuove modalità di pesca ed educarli ai valori del rispetto dell’ambiente e della salvaguardia del patrimonio ittico

Più in generale il nuovo regolamento non introduce nuovi vincoli o divieti per quanto concerne le aree della Rete Natura 2000 (zone Sic e Zps) e richiama espressamente le norme di conservazione previste dalla legislazione europea e nazionale vigente.




Vi elenco alcuni passaggi significativi della delibera per le acque D
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Atti amministrativi
Delibera Num. 92 del 29/01/2018


TITOLO IV
PESCA NELLE ZONE CLASSIFICATE “D”

Articolo 17
Attrezzi consentiti per la pesca sportiva (licenze di tipo B e C)
1. Al pescatore sportivo è consentita la pesca con una canna con o senza mulinello, armata con un
amo singolo privo di ardiglione o con ardiglione schiacciato, innescato con esca naturale o
artificiale.
2. È consentita la pesca al lancio con esca artificiale munita di non più di due ami singoli senza
ardiglione o con ardiglione schiacciato.

3. Non è consentita la pesca da natante.

Articolo 23
Esercizio della pesca nelle zone classificate “D”
1. L’esercizio della pesca è vietato dalle ore 19:00 della prima domenica di ottobre alle ore 05:00
dell’ultima domenica di marzo.

2. Nei restanti mesi dell’anno valgono gli orari stabiliti per le acque di categoria “B” e “C”, secondo
l’articolazione temporale fissata al comma 1 dell’articolo 22 del presente regolamento.

Articolo 24
Tecniche e strumenti particolari di pesca
1. Tecniche speciali ed innovative di pesca, non disciplinate dal presente regolamento, possono
essere praticate limitatamente a specifiche aree, individuate nel Programma ittico regionale.

TITOLO II
LIMITI QUANTITATIVI GIORNALIERI DI PRELIEVO

Articolo 25
Limiti quantitativi per la pesca professionale
1. Il pescatore professionale non è soggetto a limite giornaliero di catture nelle acque di categoria
“A” e nelle acque di categoria “B” in cui la pesca professionale è consentita.
2. A cadenza annuale, ogni pescatore professionale deve trasmettere, agli uffici regionali, il
resoconto delle catture eseguite, utilizzando l’apposito modulo, reperibile nelle pagine del sito
istituzionale della Regione Emilia Romagna. Tale adempimento è dovuto anche nel caso in cui
non sia stata svolta nessuna attività di pesca.
3. La Giunta regionale può prevedere limitazioni al pescato ovvero istituire una quota annuale
massima di prelievo per una o più specie ittiche, oltre la quale la pesca professionale deve essere
sospesa.

Articolo 26
Limiti quantitativi per la pesca sportiva o ricreativa
1. Il pescatore sportivo o ricreativo, fatto salvo quanto previsto per alcune specie nell’allegato 2
del presente regolamento, è soggetto a un limite giornaliero di prelievo come di seguito indicato:
a) Zona “A” – quantitativo massimo 5 chili;
b) Zona “B” – quantitativo massimo 4 chili;
c) Zone “C” e “D” – quantitativo massimo 2 chili, compresi i salmonidi;
2. Il limite massimo di pescato, mediante bilancione fisso per la pesca ricreativa, è di complessivi
10 chili qualunque sia il numero di pescatori presenti, fatto salvo quanto previsto per alcune specie
nell’allegato 2 del presente regolamento.
3. È fatta deroga ai limiti quantitativi del presente articolo quando il peso è superato dall’ultimo
esemplare catturato.
4. Le specie alloctone non concorrono alla formazione dei suddetti quantitativi di peso.
5. È consentito il prelievo giornaliero di massimo 5 esemplari di salmonidi; per ogni esemplare
trattenuto va eseguita l’immediata registrazione sul tesserino della pesca controllata. Tale limite
quantitativo ed anche l’obbligo di registrazione immediata delle catture non si applicano ai
partecipanti a gare di pesca ai salmonidi, limitatamente ai tempi di svolgimento delle singole
manifestazioni.
6. Ai pescatori sportivi e ricreativi è vietata la commercializzazione del prodotto pescato.


CAPO VI
ALTRE DISPOSIZIONI
Articolo 30

Tesserini di pesca controllata
1. I pescatori sportivi che intendono esercitare la pesca ai salmonidi e trattenere il pescato, devono
munirsi del tesserino regionale di pesca controllata per la registrazione delle catture.

2. Nelle more dell’attivazione del Sistema per la gestione informatizzata delle licenze di pesca
sportive e dei tesserini di pesca controllata, di cui all’articolo 16 della legge regionale n. 11 del
2012, i tesserini di pesca controllata sono rilasciati attraverso i Comuni o le loro Unioni e le
Associazioni piscatorie, che curano anche la registrazione dei dati di consegna sul Sistema. I
medesimi soggetti provvedono al ritiro dei tesserini di pesca controllata per l’elaborazione dei dati
relativi alle presenze ed ai prelievi di pesca ai fini del successivo ripopolamento.
3. Il rilascio di un nuovo tesserino è subordinato alla restituzione del precedente, qualora concesso.
Non può essere rilasciato contemporaneamente più di un tesserino per singolo pescatore. La Giunta
regionale delibera in merito al costo eventuale del tesserino.
4. In occasione della prima cattura giornaliera il pescatore deve scrivere nelle apposite caselle il
codice del sottobacino in cui sta pescando che ritrova in legenda sul tesserino stesso; se, nella
stessa giornata, la pesca viene effettuata in diversi sottobacini, si deve, ripetere la data del giorno
ed indicare il codice degli stessi.
5. Per ogni salmonide pescato deve essere immediatamente barrata la casella corrispondente negli
spazi appositamente riservati. In caso di deposito della fauna ittica pescata, cerchiare la casella
relativa agli esemplari depositati.
6. Sono vietate le cancellature e l’uso della matita o di penne non indelebili.
7. In caso di smarrimento, è possibile ottenere un nuovo tesserino solo dopo avere provveduto a
denunciare il suddetto evento alle autorità di Pubblica Sicurezza competenti; in caso di
deterioramento, è consentita la sostituzione del tesserino previa consegna del documento
deteriorato.
8. Il tesserino deve essere restituito nel momento in cui ne viene richiesto uno per la nuova stagione
di pesca. Nel caso in cui non si richieda un nuovo tesserino, quello utilizzato e relativo alla stagione
precedente deve essere inviato agli uffici regionali competenti.


FINALI
Articolo 33
Entrata in vigore
1. Il presente regolamento entra in vigore l’ultima domenica di marzo 2018, in coincidenza con
l’inizio della stagione piscatoria 2018-2019.



..... per questi e tanti altre modifiche ci saranno sicuramente dei problemi di comunicazione e sopratutto gestione ... trov inoltre inconcepibile che non vi sia una regola unica di riferimento nazionale, la toscana sembra ancora un mondo a se...
siate preparati, le multe "agli Italiani" le fanno sistematicamente...

Buona apertura a tutti !!



Mirko Dalmonte Martelli


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