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 I torrenti del nostro appennino... di Mirko Dalmonte Martelli
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Il Rio Maggiore
Un successo annunciato nonostante l'alta pressione di pesca




Il Rio Maggiore è un corso d'acqua affluente di sinistra del tratto montano del fiume Reno, in provincia di Bologna, lungo 8 chilometri con bacino di 16,4 chilometri quadrati, nel quale vi si getta di fronte alla Stazione Ferroviaria di Porretta Terme, dopo averne attraversato, opportunamente regimato e canalizzato, con corso a briglie e gradoni fra cospicui muraglioni laterali, l'intero centro storico.

Nasce da un ventaglio di rii e torrenti fra il monte Tresca (1.473 m), il monte Cavallo (1.471 m) ed il monte dei Boschi (1.383 m), ma la sua vera sorgente è considerata quella posta sotto la cima del monte Cavallo a circa 1.400 m di altitudine.

Scende, precipite per l'intero corso, per una vallata ampia che, poi, s'incassa, ricevendo da destra e, specialmente da sinistra, numerosi piccoli affluenti.




Da sinistra nell'ordine riceve:
  •     il rio Farfareto formato a sua volta da due rami, uno proveniente dal monte Piella e l'altro dal monte Tresca, lungo circa 2 km;
  •     il fosso della Scopa, proveniente dal monte Piella, lungo meno di 2 km;
  •     il fosso della Piella, lungo circa 2,5 km proveniente sempre dal monte Piella;
  •     il fosso delle Croci, lungo 2,5 km e, soprattutto, il rio Rampaio (lungo 4 km, suo massimo affluente) provenienti entrambi dai boschi del Vivaio di Castelluccio, alle pendici del monte Piella.


Il regime idraulico è marcatamente torrentizio con forti magre estive ed improvvise e grandi piene primaverili ed autunnali... e infatti se ne trovano tracce sopratutto nella parte intermedia...



Abbiamo deciso di affrontare la parte alta, al di fuori dell'abitato in modo da essere più "WildFly" possibile ... purtroppo dopo la camminata di 40 minuti per raggiungere lo spot... la relativa discesa nel bosco per arrivare all'acqua ahimè abbiamo trovato tracce di un pescatore passato nei giorni precedenti... probabilmente il giorno prima...

Non ci siamo persi d'animo e abbiamo proseguito la pesca risalendo e sondando specialmente i punti "dove nessuno pescherebbe mai" ... che è poi la base della mia tipologia di pesca... saltare lo scontato e cercare trote pescando al contrario di dove pescano tutti...




Alla fine della giornata le catture non sono elevatissime come in passato questo spot regalava... ma ci dobbiamo accontentare vista la situazione.. ma se non altro i pesci catturati sono bellissimi e pieni di vita .... e tutti rigorosamente a secca...

Una curiosità, una bella atlantica purissima catturata a ninfa di piccole dimensioni... non ibridata... evidentemente si stanno davvero riproducendo ...

Consigli... il fondale è scivolosissimo !!! Occhio a dove mettete i piedi e studiate la cartina per localizzare i sentieri CAi, non tentate di scenderlo dal fiume  perchè cascate sicuro...

Se potete pescatelo durante la settimana ... nel weekend è troppo frequentato anche da padellari senza fondo ... per chi vuole provare comodo consiglio di risalire parcheggiando alle piscine di Porretta Terme, vi aspetta un alternanza di briglie e piane che regalano belle trote specialmente la mattina presto e la sera con il fresco...


Buon divertimento !!
 
Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 27/05/2015 @ 18:20:50, in Fiumi - Torrenti - Laghi, linkato 3802 volte)
TWS - Tail Water Sieve - San Piero a Sieve



La Sieve nasce dal Monte Cuccoli (quota 770 m s.l.m.), rilievo posto lungo la catena della Calvana nel comune di Barberino di Mugello, la gestione della TAIL WATER SIEVE e’ affidata alla FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee), Sezione di Firenze.

L’obiettivo della gestione è quello di cercare di valorizzare il tratto del fiume Sieve immediatamente a valle della diga di Bilancino. Il fiume che dalla costruzione della diga è stato stravolto ha visto infatti in poco tempo mutare le proprie condizioni, specialmente per quanto concerne la temperatura dell’acqua fattore questo che ha comportato la migrazione della preesistente fauna ittica verso le zone più a valle. Lo stravolgimento in atto ha però dato spunto alla realizzazione del progetto Tail Water Sieve, una zona a regolamento specifico che unisce alla funzione ludica di “zona di pesca” l’ambizioso progetto di riportare in questa zona una popolazione ittica strutturata e capace di autosostenersi, è proprio a tal fine che questa zona dal 2007 è stata riclassifficata quale “Zona a Salmonidi” ed è attualmente soggetta a mirati ripopolamenti e monitoraggi costanti sia ittici che ambientali.



Nella Z.R.S. ‘Tail water Sieve’ l’attività di pesca può essere esercitata esclusivamente dai pescatori muniti di licenza ed in possesso di un apposito tesserino giornaliero rilasciato dai soggetti affidatari della gestione, che dovrà essere esibito al personale di vigilanza unitamente alla licenza di pesca stessa e ad un documento di identità. Il rilascio del tesserino è subordinato al pagamento di una quota di € 12,00.



La Tail Water Sieve, per comodità TWS, è una ormai affermata realtà, principalmente frequentata da pescatori di Firenze e Bologna con una certa assiduità .


I pesci della TWS sono sani, belli e combattivi... non mancano esemplari di notevole stazza e qualità, le esche principali sono i gammari di generose dimensioni, le ninfe classiche con un particolare occhio di riguard per la irrinunciabile "Pettirosso".



Abbiamo iniziato la nostra giornata di pesca nella "nuova" parte bassa... sulla carta più affine alla pesca con mosca secca... appena arrivati abbiamo trovato ben 5 pescatori e quindi il fiume era abbondantemente "pestato" ... infatti una sola cattura.
Non ci siamo ovviamente persi d'animo e abbiamo proseguito la pesca risalendo nella parte "classica", passando dalla pesca con la secca, la ninfa e i piccoli streamer...




I risultati non sono mancati, tantissime belle trote e un cavedano over size sono venuti a farci visita .... Il tratto è divertente e piuttosto vario... Peccato per le piene invernali che hanno riempito di sassi alcuni degli spot che preferivo.
Se potete pescatela durante la settimana ... nel weekend è piuttosto frequentata... comodo il parchegio al supermercato che essendo aperto anche la domenica mattina garantisce ottimi panini e un favoloso prosciutto toscano...


Ecco un completo elenco di dove si fanno i permessi:

SoloMosca
Via dell’Antica Posta 2b
S. Piero a Sieve
Aperto tutti i giorni -
Tel. 055 8487067 – 3348480287

Osteria di Novoli
Loc. Casenuove Taiuti, 8/A
S. Piero a Sieve
Aperto tutti i giorni – chiuso il martedì
Tel. 055 84863833

River Club (Bar sul ponte)
Via Provinciale 1/R
S. Piero a Sieve
Aperto dal martedi al sabato dalle ore 6,00 e la domenica ore 7,00

Twin Bar (difronte alla chiesa)
Via Provinciale, 34
S. Piero a Sieve
aperto dal lunedi al sabato dalle ore 6,00
Tel. 055 8498355

Bar Turismo
Via Provinciale, 5
S. Piero a Sieve  Tel. 055848121
Chiuso il Martedì – Apertura ore 5:30


Buon divertimento !!
 
Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 03/06/2015 @ 15:45:12, in Fiumi - Torrenti - Laghi, linkato 3187 volte)
Torrente Brasimone



Il Brasimone è un torrente dell'Appennino bolognese, lungo 22,2 km, con un bacino imbrifero di 73,7 km², principale affluente di sinistra del fiume Setta.

Nasce dal Monte Calvi (1 283 metri), spartiacque appenninico verso il bacino del fiume Bisenzio, in una zona ricchissima di sorgenti perenni e soggetta ad elevata piovosità (anche oltre 2 000 mm di pioggia annui), caratterizzata da un ambiente ad alta valenza pesaggistica (compreso nel Parco regionale dei laghi Suviana e Brasimone), con groppe a prati e boschi dalle quali è possibile ammirare buona parte dell'alto Appennino bolognese e modenese.



Il tratto in oggetto è quello compreso tra il Bacino del Brasimone e il lago di Santa Maria in località Castiglione dei Pepoli.



Il primo tratto è decisamente difficile da pescare in quanto alberatissimo e con molti ostacoli in acqua, le buche in alcuni casi sono profonde e decisamente poco adatte alla pesca a mosca, ciononostante qualche trota la si riesce sempre a catturare, escluse le "BIG" che se ne stanno beatamente sul fondo.


I pesci del Brasimone sono sani, puri e ben pinnati.. nascosti principalmente sotto le radici degli alberi o tra le buche tra i sassi lungo il percorso.



Una altissima presenza di schiuse permette di pescare a secca con imitazioni classiche quali la "Pheasant Tail", le trtote si alternano da buche svogliate a buche in cui la competizione è altissima e permette molteplici catture...




I portasassi sono ovunque e di buona dimensione.. rispetto al passato alcune dei miei spot preferiti si sono riempiti di sassi.. ed altri nuovi ne sono nati.. è un tratto veloce da fare e che uso come rimedio nelle giornate che ho poco tempo, purtroppo in acqua si possono trovare anche materiali edili, uno di questi mi ha tagliato il calzino dei cosciali ad altezza caviglia... inoltre ci sono evidenti tracce di pescatori "Maiali" che lasciano in giro residui di montature con piombi... anche armate di lombrico !!

Conclusioni... difficili da fare.. è sempre bello , ma meno bello del passato... le trote ci sono e in alcuni casi è davvero bello lo scenario in cui si pesca... in altri casi bestemmi per fare dieci metri...
Assolutamente da fare con canna corta e morbida, con filosofia e non tralasciando nessuna buca.. sono quelle "stronze" le più redditizie ..

Buon divertimento !!

Mirko Dalmonte Martelli - Wildfly.it
 
Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 03/06/2015 @ 18:12:13, in Fiumi - Torrenti - Laghi, linkato 3378 volte)
Rio Selva dei Molini - (BZ)


Il paese di Selva dei Molini (Mühlwald in tedesco) è un comune italiano di 1.476 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. Il Rio Selva dei Molini e´un tratto naturale di torrente montano con una larghezza di circa 3/10 mt.
Acqua trasparente, natura intatta, trote e dicono rari temoli di tutte le misure che si riproducono naturalmente ... ma francamente di temoli nemmeno le foto..




I permessi di pesca per le riserve menzionate si possono fare in vari hotel della zona, noi nello specifico abbiamo soggiornato nell'hotel Mühlwald, davvero molto carino... anzi "caruccio" ma si sta veramente bene..

La pesca è esercitabile in 3 zone come da foto, la sfiga è che sono 3 permessi diversi e distinti... quindi se decidi per il lago di Meggima non puoi andare che in lago... idem per ogni tratto del torrente, sia sotto che sopra
.
Il regolamento è il seguente:

Torrente Selva dei Molini “ Zona 1” (sotto il lago verso Molini di Tures):
-    la pesca è consentita con una sola canna
-    esche consentite: max. 2 mosche artificiali senza ardiglione
-    tutte le altre esche sono vietate
-    cattura consentita: 2 pesci di cui max. 1 fario da 40cm+ oppure 2 iridee da 30cm+
-    i temoli e le marmorate sono chiuse
Permesso giornaliero:  € 36,00
Permesso “No Kill”       € 27,00

Torrente Selva dei Molini “Zona 2” (sopra il lago fino alla centrale di Lappago):
-    la pesca è consentita con una sola canna
-    esche consentite: max. 2 mosche artificiali senza ardiglione
-    tutte le altre esche sono vietate
-    dal lago fino al secondo ponte la pesca e consentita solo a mosca secca senza ardiglione
-    cattura consentita: NO KILL
Permesso giornaliero: € 27,00

Lago Meggima:
-    la pesca è consentita con una sola canna
-    esche consentite: max. 2 mosche artificiali senza ardiglione oppure cucchiaino con un solo amo senza ardiglione
-    tutte le altre esche sono vietate
-    è vietata la pesca con la „camoliera”
-    cattura consentita: max. 3 pz. 35cm+
-    I temoli e le marmorate sono chiuse
Permesso giornaliero:  € 36,00
Permesso “No Kill”       € 27,00.

Per le informazioni dirette la pesca e i condizioni attuali delle riserve potete chiamare Norbert 348 7059129 e Helmuth 348 2607488, vi risponderanno con estrema disponibilità e gentilezza e con grande precisione.




Ed eccoci a noi, siamo partiti alle 4.00 da Bologna e alle 8.30 eravamo già a fare i permessi, abbiamo pescato tutti in zona 1 sotto al lago, dividendocela in due parti.... come attrezzatura tutti abbiamo pescato con una canna corta (6'6" #2/3) perfetta per questo piccolo torrente.



Il tratto iniziale della riserva parte molto torrentizio per poi finire in piane con acqua bassa e trote di buone dimensioni alternate con minutaglia, si può pescare a secca o a ninfa... noi abbiamo preferito il drop così da permetterci di sondare buche vorticose e piane in un sol colpo.



A seguire risalendo aumentano i massi di generose dimensione e quindi le catture di belle e sanissime trote, possiamo trovare fario di ogni tipo, Puccini incluse e iridee dai colori meravigliosi e una forza incredibile .


Ci si diverte davvero molto, i pesci si sono dimostrati attivi sopratutto a partire dalle 10.00 del mattino ... abbiamo pescato sino a pomeriggio alle 17.00 continuando a catturare ininterrottamente... poi ovviamente abbiamo desistito per via della fame e della stanchezza del viaggio..

Un breve cenno sul tratto superiore (zona 2) e sul lago di Meggima... il tratto che si immette nel lago è sicuramente impegnativo per via della corrente che è molto importante, vi ho pescato a settembre ottenendo poche, in proporzione, ma belle catture come dimensioni.
Fatto in drop con canna da 9' regala sicuramente emozioni e per chi conosce bene questa tecnica tante tante catture...

Il Lago di Meggima, appena riaperto dopo le grandi pulizie del fondale... ora è profondo 5 metri... è stato recentemente ripopolato con trote sui 30/35 cm e sono state rimesse le trote naturali che conteneva prima della pulizia e cioè pesci da sopra il chilogrammo.. da vedere è molto bello, il torrente vie entra e vi esce alla diga, le sponde permettono di pescare bene e non ci sono intralci... detto questo, io ci ho pescato una volta l'anno scorso e francamente il torrente sia sotto che sopra è per me da preferirsi... SEMPRE.

Fare tanti chilometri per pescare in un lago artificiale, seppur bello, non ne vale la pena.. poi fate vobis.




Un consiglio sulle mosche da noi utilizzate.. come secca Royal Coachman, Pheasant Tail e sopratutto i chiromi corpo nero e rigaggio verde funzionano davvero bene... come ninfa la intramontabile Pheasant Tail e la Prince si sono distinte per le numero catture




Ed eccoci qui.... sembra la fine della pescata in realtà è l'inizio del secondo giorno in Rienza sotto al lago di Dobbiaco... ma questa è un'altra storia..

Un grazie agli amici che hanno condiviso questa fuga di due giorni.... se poi iniziassero a fare foto in orrizontale e non solo verticale ne potrei pubblicare anche di più ... :)))


Mirko Dalmonte Martelli - Wildfly.it
 
Di  Mirko Dalmonte Martelli (del 02/08/2015 @ 15:43:47, in Fiumi - Torrenti - Laghi, linkato 2373 volte)
Torrente Fellicarolo - (Mo)


Il Torrente Fellicarolo è lungo circa 9 km è uno dei due principali tributari del Torrente Leo. Nasce all'interno del Parco Regionale dell'Alto Appennino Modenese nella zona montuosa denominata "Libro Aperto" (1937 metri) a sud della vetta del Monte Cimone (2165 metri). Tutto il corso è classificato acque di cat."D"(Salmonidi). Necessari licenza di pesca e Tesserino Segnacatture Regionale.


Un torrente meraviglioso... che alterna il primo tratto con piane lente basse per poi diventare buche fonde con grossi massi ed infine torrentizio con rapidi salti e buchette....




Le trote non mancano mai... gli esemplari di serie sono di misura 20 / 22 cm ma le sorprese sono dietro l'angolo....



Io e il mio compagno odierno di pesca (Mauro Merli) lo abbiamo affrontato in una giornata di pieno solo con caldo incredibile... ciò nonostante ci siamo sinceramente divertiti... anche se Mauro ha rischiato il colpo di calore ....



Abbiamo pescato esclusivamente a mosca secca... e la pheasant tail era la mosca top della giornata... utilizzandola gli attacchi erano certi e di grande veemenza, una mosca che non deve mancare mai nella nostra scatola da torrente !! .


Ci si diverte davvero molto... ma si cammina tantissimo, siamo entrati in fiume molto prima del paese Fellicarolo e ne siamo usciti 3 km sopra... per l'intero tratto occorre mettere in preventivo dalle 6 alle 8 ore... il ritorno a piedi alla macchina seguendo la strada principare richiede almeno un oretta buona..

Un percorso da fare sempre in due, portarsi dietro un k-way e tanta acqua da bere... noi alla fine abbiamo bevuto quella del fiume !! Le trote sono ben pinnate, sode, sane e belle... uno dei posti ideali per la pesca a mosca...

Mirko Dalmonte Martelli - Wildfly.it
 
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